Un ragazzino di 12 anni, figlio di giovani artisti, vede una kumpania di rom lovara accampata al bordo della sua città nelle Fiandre. Curioso, si intrufola tra i carri e viene accolto da un gruppo di ragazzini della sua età. Viene la sera e anziché tornare dai suoi genitori dorme nell’accampamento rom e quando la mattina dopo la kumpania riprende il suo viaggio, parte con loro. Comincia così l’avventura di Jan Yoors, artista fiammingo, che passerà la sua giovinezza con una famiglia di lovara, rom nomadi commercianti di cavalli, seguendone la vita errante, i mercati, i racconti e i canti intorno al fuoco degli accampamenti, le feste, le tradizioni, le grandi carovane, le kumpania, che percorrevano l’Europa centrale, condividendone tutte le esperienze e la sensazione di una libertà senza limiti.

Jan starà con i lovara dal 1934 al 1940, quando la kumpania fuggirà in Francia per sfuggire allo sterminio nazista. Durante la guerra alternerà gli studi d’arte con gli incontri con i rom, la partecipazione alla Resistenza nella quale coinvolgerà anche suoi amici rom. Completati gli studi d’arte, nel 1950 si trasferirà a New York, diventerà un artista famoso, fotografo, pittore, scultore, scrittore, regista e creatore di arazzi, che però non dimenticherà i “suoi” rom, i suoi viaggi, le sue avventure, l’incontro con una cultura fondata sui profondi legami di comunità, la sua voglia di libertà e nello stesso il richiamo della vita che aveva abbandonato.

Tutto questo racconterà nel 1966 nel suo libro Zingari – Sulla strada con i rom lovara (edizione IRRADIAZIONI, pag. 225)

Leggiamo questo libro (disponibile in rete) durante questa segregazione coatta per difenderci dal senso di clausura imposto dall’epidemia di corona virus, per respirare una libertà forse persa per sempre, per conoscere una visione della vita nella quale contano il presente e la comunità, nella quale essere e sentirsi diversi è un’abitudine dolorosa e allo stesso tempo una difesa necessaria. In una parola guardiamo senza preconcetti a questa occasione di incontrare una cultura protetta e sconosciuta.

Nella foto Jan (il secondo in alto a sinistra) a 16 anni con la famiglia di Pulika.

La musica dei rom lovara è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità. Alcuni link:

https://www.youtube.com/watch?v=1TBRyLe830o;

https://www.youtube.com/watch?v=eZY6TrQRDzg;

https://www.youtube.com/watch?v=EZW19dDXk0M;

https://www.youtube.com/watch?v=NssKQznJj_Y.

(Paolo Cagna Ninchi)